Capire il linguaggio del mondo

Enrico De Angelis presenta l'esperienza del "Pickwick", circolo di lettura fondato da don Fernando Russo, parroco di San Paolo Bel Sito. "L’idea del circolo - ha detto don Russo - scaturisce da un'esigenza: capire il linguaggio del mondo. Come si fa a parlare al mondo se non si conosce il suo linguaggio?"

 

di Enrico De Angelis

 

Basterebbe dare uno sguardo all’indagine statistica fatta appena un anno fa dall’Istat per rendersi conto che gli Italiani non hanno più nessuna voglia di leggere. L’Istituto nazionale di statistica ha infatti reso noto che il 58 per cento degli italiani non ha mai letto un libro. E fatta eccezione per qualcuno che ha ammesso con imbarazzo il proprio disinteresse per la lettura, la verità è che la maggior parte degli intervistati a cambiare abitudine non ci pensa nemmeno. Ma per fortuna c’è qualcuno che delle statistiche se ne infischia. E questo qualcuno si chiama don Fernando Russo, parroco della chiesa di San Paolo Eremita; un appassionato di lettere classiche che circa due anni fa ha fondato il Circolo Pickwick, un folto gruppo di persone che l’Istat definirebbe senza giri di parole “lettori forti”, una razza in via di estinzione che ha ancora la voglia di leggere almeno un libro al mese. "L’idea del circolo scaturisce da un' esigenza: capire il linguaggio del mondo. Come si fa a parlare al mondo se non si conosce il suo linguaggio?" ha detto il prelato.  "Dopotutto – ha aggiunto il parroco – Cristo stesso ha usato il linguaggio del mondo per veicolare il suo messaggio di salvezza".

Questo tipo di lettori sono una vera rarità: un fiore nel deserto. Sempre secondo l’Istituto di statistica, infatti, solo il 5,7 per cento degli italiani conserva ancora l’abitudine di leggere un libro al mese. E se si pensa al fatto che nel mezzogiorno la quota dei non lettori sale al 69 per cento, ci si rende conto che quello di Don Fernando, in fondo, è un piccolo miracolo. Prendere parte al Circolo è facile: basta presentarsi in parrocchia, iscriversi al gruppo su WhatsApp, proporre un libro e, una volta letto il testo, darsi appuntamento per discutere la storia che si è appena finito di leggere. "Ci interessa il parere di ogni lettore sulla trama e sui personaggi. In fondo, la discussione è un modo per far rivivere il romanzo attraverso la propria esperienza di vita" ha affermato don Fernando.

Il luogo della discussione, inoltre, è casuale, indifferente. Il gruppo del Pickwick non si incontra solo in parrocchia o in posti appartati lontano dallo scetticismo e dagli sguardi sornioni dei non appassionati. Quello del Circolo Pickwick è un gruppo che ha la faccia tosta di andare a discutere le storie più diverse nei locali della zona. Il fatto poi che durante l’ultima riunione tenuta in un ristorante del nolano alcuni clienti estranei al gruppo abbiano iniziato a partecipare alla discussione spinti dalla voglia di dare il loro contributo al dibattito ha qualcosa di sorprendente. E se a questo si aggiunge che a fine serata qualche cliente si è anche appuntato il titolo del romanzo oggetto della discussione, allora non si può che essere soddisfatti. In fondo lo scopo del circolo è anche questo: far crescere quel misero 5,7 per cento, e con esso, magari, la coscienza di un popolo.

 

 

 




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