Madre nella fede, sorella dei poveri

La testimonianza di fede della campana suor Letizia Zagari

È stata un’importante figura femminile della Chiesa campana, fondatrice di un istituto religioso ancora oggi prospero, stimata dagli arcivescovi, amata per il suo amore verso gli ultimi. Stiamo parlando di Letizia Zagari, che nasce a Napoli il 20 settembre 1897, seconda dei dieci figli di Alfonso Zagari e Maria, nativi di Reggio Calabria. Il padre, commerciante nel settore dell’oro, è molto amico dell’avvocato Bartolo Longo, il fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei.

Fin da bambina sente che il Signore la chiama a spendere la vita per Lui: ad appena cinque anni – racconterà da grande – contemplando dal terrazzo di casa il sole che tramontava sullo stretto di Messina, si sentì come attratta dalle realtà soprannaturali. Fu quello, confidò, il momento in cui ebbe il primo pensiero di dedicarsi a Dio. Nel 1916 ottiene il diploma di abilitazione all’insegnamento elementare. Letizia, ormai diciannovenne, riceve il sacramento della Confermazione nel duomo di Napoli. Il 1920 emette il voto privato di verginità: il suo amore per Dio esige la dedizione della sua intera esistenza. La giovane maestra si iscrive all’Azione cattolica e qui si distingue per la capacità di evangelizzare con catechesi e momenti di preghiera nei quali riesce a coinvolgere tanti.

Organizza i giovedì eucaristici con l’ora di adorazione e cura con solennità le Quarantore, cui spesso interviene anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinal Alessio Ascalesi. Il centro di devozione all’eucaristia avviato da Letizia ha tale successo da trasformarsi, ben presto, nella Pia Unione in memoria della Divina Istituzione, canonicamente eretta nel 1936. Nel 1938 diviene segretaria di propaganda per il Consiglio associativo delle donne di Azione Cattolica. Ma Dio la chiamava ancora ad altro. Tramite monsignor Ausilio Ruotolo, canonico della cattedrale di Napoli, conosce alcune ragazze, desiderose di consacrarsi a Dio e di estendere il culto a Gesù Sacramentato, che si erano associate nella Pia Unione delle Sodali eucaristiche. Così il 14 dicembre 1940, il cardinal Ascalesi presiede alla consacrazione di quindici giovani: nasceva ufficialmente la Piccola unione della divina eucaristia. Le socie (ancora laiche) iniziano a fare vita comune peregrinando alla ricerca di una stabile dimora. Il 5 agosto del 1948, Letizia, insieme ad altre consorelle, emette i voti solenni dando vita così alle suore Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia.

Le difficoltà dovute alla guerra e al dopoguerra sono enormi, ma nonostante ciò il 15 ottobre 1952 viene inaugurata la prima Oasi del SS. Sacramento a Ercolano: istruzione dei bambini e catechesi, apostolato nelle famiglie, aiuto alle opere parrocchiali, sostegno ai poveri. Negli anni l’istituto si espande in altri centri in Campania e si consolida il rapporto di stima e fiducia con gli arcivescovi di Napoli: in particolare con l’illustre cardinal Corrado Ursi, che nel 1974 la nominò ministro straordinario dell’Eucaristia, una delle prime della diocesi. Suor Letizia muore l’8 marzo 1985: i suoi funerali, furono un tripudio di fede e di riconoscenza. Ora è serva di Dio, e la causa di beatificazione, avviata a Napoli, procede nella sua fase romana.

Le Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia oggi sono presenti anche in Colombia e nello Sri Lanka.

 




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