Natale è il dono della vita divina di Cristo

Alcuni passaggi dell'omelia del vescovo di Nola, Francesco Marino, nella Santa Messa della Notte di Natale

Ieri notte, il vescovo Francesco Marino ha presieduto la Messa della Santa Notte di Natale presso la Cattedrale di Nola. 
 
«"Fa che possiamo condividere la vita divina del tuo figlio", preghiamo con la Colletta. Natale è questo, è questo dono. Dio si rivela così e ci rivela così. Ci dà dimensioni infinite ma reali nella storia», ha detto il Pastore nolano durante l'omelia.
 

Natale è il dono della vita divina di Cristo

«Abbiamo atteso per quattro settimane, nel tempo dell'Avvento, la Solenne festa di oggi che ci riempie il cuore di gioia.

La prima nota a muovere il nostro animo questa sera dovrebbe essere la gratitudine verso il Signore. La liturgia ci guida infatti nel rinnovarsi dell'azione salvifica di Dio nella storia. Non è una commemorazione quella che viviamo nella liturgia ma un incontro che è salvezza per il mondo intero, che può continuare a sperare perché il Signore è all'opera. Come ora, in questa liturgia è all'opera», ha sottolineato il vescovo di Nola.

La nascita del Figlio di Dio è una realtà continuamente presente e gravida si futuro

«"Oggi": abbiamo sentito risuonare questo avverbio, "oggi" Dio nato nell'umanità e nella carne. Non è un modo di dire, è una verità in ordine alla fede e noi la accogliamo in ordine alla fede. Oggi contempliamo la venuta del figlio di Dio che non è un evento del passato, è una realtà continuamente presente e che è gravida di futuro. E siamo certi che questo avvenga perché la liturgia ci ha mostrato, in questo tempo, Dio che adempie le sue promesse. La nascita di Gesù è la promessa che si avvera, ma è una nascita inattesa perché il messia non era atteso in quel modo. Dio ci sorprende. I profeti annunciavano un messia che avrebbe dovuto realizzare un regno di giustizia. La liturgia ci fa comprendere che questo dono di Dio, annunciato dai profeti, è molto di più. Che cosa è accaduto a Betlemme, con la nascita di Gesù, e poi a Gerusalemme, con la sua morte e risurrezione? Siamo divenuti figli di Dio. È un dono che va oltre, e allarga i nostri orizzonti: il nostro destino è la pienezza in Dio. E inffatti con la Colletta chiediamo a Dio "fa che possimao condividere la vita divina del tuo figlio'. Natale è questo, è questo dono. Dio si rivela così e ci rivela così. Ci dà dimensioni infinite ma reali nella storia. Ricordati cristiano la tua dignità, ci ha ammonito San Leone Magno nell'Ufficio delle Letture: siamo chiamati ad essere partecipi della vita di Dio nonostante il peccato, per il quale il figlio di Dio è morto, per noi, per dirci che stiamo a cuore al Padre: ciascuno di noi»

Questa mattina, alle.11.30, in Cattedrale, il vescovo Marino, celebrerà la Messa per il Natale del Signore.







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