La Cattedrale di Nola ospita la preghiera per l'unità dei cristiani

Il prossimo 25 gennaio, le comunità cristiane del territorio si ritroveranno per i Vespri presieduti dal vescovo Francesco Marino. A tenere la meditazione sarà il pastore luterano Alberto Rocchini

Inizierà domani 18 gennaio, la Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani: fino al 25 gennaio, in tutto il mondo, le comunità cristiane si ritroveranno insieme per pregare, guidate dal Vangelo di Luca. Il tema scelto per l'edizione 2024 della giornata è infatti è “Ama il Signore Dio tuo... e ama il prossimo tuo come te stesso” (Lc 10, 27).

La Cattedrale di Nola ospita la preghiera per 'unità dei cristiani

I cristiani del territorio della Diocesi di Nola si ritroveranno il prossimo 25 gennaio, alle 19:00, presso la Cattedrale di Nola, per pregare i Vespri: a presiedere la preghiera sarà il vescovo Francesco Marino, mentre la meditazione sarà tenuta dal pastore luterano Alberto Rocchini.

«La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che nel nostro emisfero va dal 18 al 25 gennaio, venne proposta nel 1908 da padre Paul Wattson - che in quella data celebrò per la prima volta a Graymoor (New York), un “Ottavario di preghiera per l’unità” - perché compresa tra la festa della Confessione di Pietro (variante protestante della festa della Cattedra di San Pietro che si festeggiava il 18 gennaio), e la festa della Conversione di san Paolo. Da allora queste due date (18 e 25 gennaio) segnano l'inizio e la fine dell'Ottavario nell'emisfero settentrionale. Nel 1935 sarà l’abate Paul Couturier, in Francia, a promuove la “Settimana universale di preghiera per l’unità dei cristiani” basata sulla preghiera per “l’unità voluta da Cristo". Nel 1964, a Gerusalemme, Papa Paolo VI e il patriarca Athenagoras I pregheranno insieme la preghiera di Gesù “che siano tutti una cosa sola” e, nello stesso anno, il Decreto sull’ecumenismo del Concilio Vaticano II sottolineerà che la preghiera è l’anima del Movimento ecumenico. Papa Francesco, nella Veglia ecumenica del 30 settembre, alla vigilia della prima fase della XVI Assemblea del Sinodo dei vescovi osserva: "Il silenzio è essenziale nel cammino di unità dei cristiani. É fondamentale infatti per la preghiera, da cui l’ecumenismo comincia e senza la quale è sterile. Come Diocesi di Nola, pur non avendo nel nostro territorio la presenza della Chiesa ortodossa ma soltanto quella di alcune confessioni evangeliche, sentiamo forte la vocazione, fin dai tempi di Paolino, a essere chiesa dell’amicizia e dell’incontro, del dialogo e della ospitalità.  In tempi come questi, quando sembra essersi spento il desiderio di incontrarsi e di dialogare di fronte al risorgere di vecchi e nuovi conflitti, crediamo che la preghiera per l’unità possa e debba risvegliare la passione ecumenica che animò il Vaticano II e che Papa Francesco ripropone con grande convinzione. La nostra celebrazione comune del prossimo 25 gennaio, con il nostro vescovo e il pastore Rocchini, pur nella semplicità del rito, vorrebbe essere un richiamo potente e condiviso a camminare insieme, senza lasciarci spaventare da ciò che ancora ci divide, certi che lo Spirito di Pentecoste non cessa di spingere la Chiesa verso il traguardo della piena comunione con Dio e tra di noi», spiega monsignor Francesco Iannone, vicario episcopale per la formazione del clero e direttore dell'Ufficio diocesano per l'Ecumenismo e il Dialogo interreligioso.

Di Ytzen - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31539668

Dal Burkina Faso l'invito ad amare Dio e il prossimo in tempo di crisi

Il sussidio del Dicastero per la promozione dell'Unità dei Cristiani, per la Settimana di preghiera 2024, è stato preparato da un Gruppo ecumenico locale del Burkina Faso, coordinato dalla Comunità locale di Chemin Neuf. Il Burkina Faso si trova nell’Africa occidentale, nella regione del Sahel, che comprende i territori limitrofi del Mali e del Niger; attualmente sta vivendo una grave crisi che mina la sicurezza personale e sociale e che coinvolge tutte le comunità di fede.

Quando nel 2022 il Dicastero aveva affidato la redazione del sussidio, il Burkina Faso non aveva una forte tradizione di sensibilità e di cooperazione  ecumenica, ma i rappresentanti dell’arcidiocesi cattolica di Ouagadougou, delle Chiese protestanti e degli organismi ecumenici hanno accettato volentieri l’invito e hanno collaborato con dedizione alla stesura delle preghiere e delle riflessioni. La situazione politica e sociale in Burkina Faso è instabile e molte sono le minacce alla pace e alla coesione sociale. In un periodo così precario della storia del loro Paese, l’esperienza ecumenica di preparare i testi per la Settimana di preghiera ha aiutato il Gruppo locale a riconoscere che l’amore di Cristo unisce tutti i cristiani ed è più forte delle loro divisioni. Al termine del loro mandato, i membri del Gruppo locale hanno riconosciuto che questo loro lavorare insieme è stata un’autentica esperienza di conversione ecumenica.

L'edizione italiana del Sussidio è stata realizzata con la presentazione a cura del Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania: «Il fondamento dell’amore fraterno è Dio stesso: Padre, Figlio e Spirito Santo, e la fraternità universale resta il sogno aperto dell’Eterno che a noi è consegnato come “dono” da custodire e quale “compito” da realizzare. È un sogno diurno, delle prime luci dell’alba, quindi profetico e carico di speranza, che ha bisogno del contributo di ciascuno di noi e delle nostre Chiese e Comunità cristiane. Se Dio è Padre e Madre di tutti, e noi siamo tutti fratelli e sorelle, e i popoli e le nazioni sono sempre più interdipendenti tra di loro, allora è possibile vivere e realizzare e testimoniare l’amore per il prossimo dentro e oltre ogni confessione religiosa», si legge nel testo.

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