Cresima: il dono di una vita nello Spirito

Dopo la Visita ad Limina, domani, 13 aprile, il vescovo di Nola, Francesco Marino, riprende la visita alle parrocchie della diocesi per il sacramento della Confermazione

Il tempo pasquale è tempo di Cresime. Il vescovo di Nola, Francesco Marino, visita in questi giorni le comunità parrocchiali della diocesi e incontra i cresimandi ai quali conferirà il sacramento della Confermazione che, insieme a Battesimo e Eucaristia, costituisce l’insieme dei sacramenti dell’iniziazione cristiana: la Confermazione o Cresima (dal greco chrismon, unto) radica il fedele nella filiazione divina, lo incorpora saldamente a Cristo e rafforza il legame con la Chiesa.

Il vescovo Marino nelle parrocchie della diocesi di Nola per il sacramento della Confermazione

Al termine della Visita ad Limina, domani sera, 13 aprile, il vescovo Marino sarà a Torre Annunziata dove celebrerà la Santa Messa presso la parrocchia Ave Gratia Plena – Basilica della Madonna della Neve, alle 18:30.

Precedentemente, il vescovo di Nola ha visitato le parrocchie di San Francesco di Paola in Ottaviano, San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano, Immacolata Concezione in Terzigno, Santa Maria del Pozzo in Somma Vesuviana, San Vincenzo Ferreri in Scafati e San Giovanni Evangelista in Mariglianella.

Il gruppo dei cresimati della parrocchia San Francesco di Paola in Ottaviano

«Oggi Dio conferma la vostra fede attraverso i doni dello Spirito Santo. Ma la fede è anche un atto personale, è una scelta e voi avete scelto Gesù Cristo. Aderite a lui e Gesù Cristo vi unisce a sé per formare nella Chiesa il suo corpo mistico. L’unità con Gesù Cristo è talmente intensa che il Signore ha voluto donarci il suo Spirito: e lo Spirito Santo che è in Gesù e in noi e ci rende una unità, un corpo. Gesù ci unisce a sé e fa in modo che ciò che è suo diventi nostro, a partire dalla missione che Gesù riceve dal padre. Questo è il motivo per cui ricevete la Cresima: siete consacrati e inviati. Come Chiesa siamo chiamati a realizzare nel mondo la missione di Gesù. Mettiamo in comune le nostre diversità per svolgere la missione di Cristo nel mondo. Non pensiamo che sia "troppo" per noi compiere questa missione: non siamo soli, c’è lo Spirito che ci abilita a farlo. E se si realizza questa sinergia tra lo Spirito di Gesù e noi, allora si realizza la pace, l’amore, non solo a livello ecclesiale ma anche sociale. Se vogliamo portare il bene nel mondo accogliamo questo dono del Signore e viviamolo ogni giorno, continuando a metterci alla scuola di Gesù», ha ricordato il vescovo Marino durante l’omelia a San Giuseppe Vesuviano.

Il gruppo di cresimati del Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano

Confermazione: abilitati alla missione di Cristo con il sacro crisma

I cresimati vengono unti con il sacro crisma, l’olio che il Vescovo, il Giovedì Santo, durante la Messa crismale, consacra per tutta la sua diocesi. Priama dell’unzione, il vescovo stende le mani sul gruppo dei cresimandi invocando l'effusione dello Spirito: «Dio onnipotente, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che hai rigenerato questi tuoi figli dall'acqua e dallo Spirito Santo liberandoli dal peccato, infondi in loro il tuo santo Spirito Paraclito: spirito di sapienza e di intelletto, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà, e riempili dello spirito del tuo santo timore. Per Cristo, nostro Signore».

Come il Battesimo, di cui costituisce il compimento, la Confermazione è conferita una sola volta. Essa, infatti, imprime nell'anima un marchio spirituale indelebile, il «carattere», il segno che Gesù Cristo ha impresso sul cristiano il sigillo del suo Spirito perché gli renda testimonianza.

Il gruppo di cresimati della parrocchia Immacolata Concezione di Terzigno

Con la Confermazione i cristiani ricevono i doni e i frutti dello Spirito Santo. I doni dello Spirito Santo sono disposizioni permanenti che rendono l'uomo docile a seguirlo. Sono sette: la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio. I frutti dello Spirito sono perfezioni donate come anticipazioni della gloria eterna. La tradizione della Chiesa ne indica dodici: «Amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità »

Papa Francesco: «La Cresima non è il sacramento dell’addio»

Nel saluto ai cresimandi e cresimati di Genova – il 21 maggio 2022 - papa Francesco disse: «L’Arcivescovo ha detto che voi siete cresimandi e cresimati. Coloro che hanno fatto la Cresima alzino la mano! Ah, va bene, non se ne sono andati, perché dicono che la Cresima è il “sacramento dell’addio”. Il ragazzo fa la Cresima e se ne va dalla Chiesa, è vero questo o no? No, va bene, questa è una grande cosa, rimanere. Perché con la forza della Cresima si va avanti, si va avanti non solo nella Chiesa, ma nella propria vita, di ognuno di noi, perché la Cresima ci prepara per diventare buone persone, buoni cittadini, buoni cristiani. Avanti con questo. E una cosa che mi viene, una parola: “conservare”. Perché la Cresima è un dono e dobbiamo conservare il dono, curare il dono, capito? Questo dono non dobbiamo metterlo nel cassetto, no: conservarlo nel cuore».

Il gruppo di cresimati della parrocchia Santa Maria del Pozzo in Somma Vesuviana
Il gruppo di cresimati della parrocchia San Vincenzo Ferreri in Scafati




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