Giornata Università Cattolica: per rispondere a una domanda di futuro

Domani, 14 aprile, l'annuale giornata per l'Ateneo cattolico fondato nel 2021, grazie al coinvolgimento di tutto il popolo di Dio

Ricorre domani la 100esima Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione della quale, nell’Aula Magna dell’Ateneo si celebrerà, alle 11:00, la Santa Messa, presieduta dall’assistente ecclesiastico generale dell’Università, monsignor Claudio Giuliodori, trasmessa in diretta su Rai 1.

La 100esima Giornata per l’Università Cattolica dedicata ai giovani

La Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore raggiunge i cento anni e l’Ateneo ha scelto di celebrarla dedicando questo traguardo ai giovani: «I giovani tra disincanto e desiderio» è infatti il titolo scelto per questa centesima edizione, confermando e rilanciando il principale impegno dell’Università, fin dalla sua nascita, per le giovani generazioni e quindi per il futuro del Paese.

«Dobbiamo prendere sul serio la domanda di futuro che oggi non è solo dei giovani, ma certamente essi la sentono in modo più urgente e, per alcuni versi, drammatico. Ci troviamo ad affrontare scenari imprevedibili, determinati dai cambiamenti climatici, dai devastanti conflitti in corso, dai precari equilibri internazionali, dalle criticità economiche. A questi macro-fattori si aggiungono le situazioni personali e contingenti percepite in modo più diretto dai giovani come la mancanza di lavoro, la fragilità dei legami affettivi, i rapidi cambiamenti sociali determinati dalle innovazioni tecnologiche, la crisi demografica che fa dell’Italia un Paese in progressivo e rapido invecchiamento. Tra disincanto e desiderio è l’orizzonte entro cui si muove la vita dei giovani oggi. C’è tutta la disillusione rispetto a un futuro che non offre certezze e finisce per scoraggiare e demotivare. Nello stesso tempo, però, resta forte la ricerca del senso da dare alla propria esistenza, del posto da assumere nel mondo e delle strade da percorrere per non sentirsi vecchi prima del tempo. I giovani sono il termometro di una società in deficit di speranza e incapace di vivere il presente come piattaforma reale e concreta per costruire il futuro. Tutto sembra consumarsi nel vissuto quotidiano senza più considerare il futuro, troppo fluido e confuso, mentre dovremmo costruirlo assieme valutando in tale prospettiva le scelte di oggi», hanno scritto i vescovi italiani nel consueto messaggio per la Giornata per l’Università Cattolica.

L’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, garantisce la costante attenzione dell’Ateneo ai giovani sostenendo l’inserimento in Università di studenti meritevoli, bandendo annualmente oltre 200 Borse e Premi di studio, operando per la qualificazione del progetto formativo dei Collegi in Campus, concorrendo al processo di internazionalizzazione dell’Ateneo.

L’Istituto contribuisce alle finalità di terza missione dell’Università e interviene nel dibattito pubblico valorizzando il lavoro scientifico dell’Ateneo attraverso indagini e progetti di ricerca che abbiano come fine il miglioramento della vita sociale e culturale del Paese. In questo senso, nel 2011 l’Istituto ha avviato l’Osservatorio Giovani che, in collaborazione con IPSOS, realizza la più ampia indagine rappresentativa disponibile sui giovani italiani e pubblica annualmente un Rapporto.

I giovani lasciano la Chiesa, ma cercano ancora l’incontro

I giovani sono stati protagonisti anche dell’ultimo Incontro nazionale dei Delegati e degli Amici dell’Università Cattolica, tenutosi a Seveso dal 5 al 7 aprile, al quale ha partecipato anche la delegazione della Diocesi di Nola. Ad aprire la tre giorni è stata infatti la tavola rotonda “Cerco, dunque credo?” con la presentazione della nuova indagine qualitativa condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, che ha coinvolto cento giovani tra i 18 e i 29 anni cui è stata posta la domanda "Perché vi siete allontanati dalla Chiesa?".

Un’indagine che nei numeri lascia l’amaro in bocca, anche e soprattutto per gli scenari futuri - nel 2050 se la velocità di diminuzione fosse costante, i giovani italiani cattolici sarebbero solo il 7% -, ma soffermando l’attenzione sugli intervistati è possibile notare il desiderio di essere ascoltati, accompagnati nel ripercorrere la loro esperienza di fede e il loro allontanamento, in un desiderio di spiritualità che non è sopito: ed infatti, per due degli intervistati, intervenuti alla presentazione, la stessa intervista è divenuta occasione per rileggersi sul piano dell’esperienza di fede.

Le indagini qualitative e le diverse attività di formazione e ricerca promosse dall’Istituto Toniolo e dall’Università Cattolica sono possibili grazie a quanti sostengono l’Università Cattolica, non solo nell’annuale giornata. Fina dalla nascita, l’Università Cattolica vive grazie al contributo del “cuore degli umili”, dell’impegno di tutto il popolo di Dio, coinvolto dall’instancabile Armida Barelli che svolge fin dall’inizio il compito di “cassiera” per l’Università: «In questo ruolo delicato e insostituibile si trova nella necessità di inventare tecniche e strumenti di propaganda per reperire fondi adeguati. Con una comunicazione semplice ed efficace riesce nell’obiettivo di coinvolgere un numero elevato di persone di tutti i ceti, ottenendo un sostegno diffuso, davvero popolare», ricorda Ernesto Preziosi nella Piccola storia della Giornata Universitaria.

Ancora oggi, la Giornata Universitaria è occasione per rinsaldare il legame tra l’Ateneo e le diocesi. Un’occasione non solo per promuovere la raccolta fondi ma soprattutto per comunicare il servizio culturale e formativo dell’Ateneo alla Chiesa e al Paese.

Ma è anche occasione per rendicontare i fondi raccolti e i progetti realizzati. Nel 2023 sono state finanziate:

  • 361 borse di studio e contributi di solidarietà a studenti meritevoli
  • corsi di formazione per gli insegnanti, 400 quelli coinvolti
  • 180 borse di perfezionamento linguistico e corsi di alta formazione
  • 27 borse di internazionali di formazione post-laurea
  • le indagini dell’Osservatorio giovani, 10.800 quelli coinvolti
  • mostra su Armida Barelli, ospitata in 574 località

Per sostenere gli obiettivi 2024

Una rete di Amici dell’Università cattolica per laboratori di pensiero

Un impegno costante nel tessere legami tra Università Cattolica del Sacro Cuore, chiese locali e territorio, è svolto dalle Delegazioni diocesane e dagli Amici dell'Università Cattolica, associazione nata per volere di padre Agostino Gemelli e Armida Barelli - principali promotori della nascita dell'Università, insieme a Giuseppe Toniolo - nel 1921. 

L'impegno di quanti condividono il progetto dei fondatori dell'Ateneo cattolico - il più grande d'Europa - mira non solo a promuovere la conoscenza dell'Università ma anche a promuovere una cultura cristianamente ispirata, a favorire la nascita di «laboratori di pensiero», come ha sottolineato l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nell'incontro con i delegati e gli amici dell'Università cattolica a Seveso, lo scorso 5 aprile. 

E non solo, monsignor Delpini ha anche donato ai presenti alcune parole guida, ricordando che l'impegno di promozione dell'Università Cattolica e un impegno di annuncio, che richiede quindi prima di tutto l'impegno nella testimonianza. Sostenere l'Università cattolica significa quindi essere «"fiduciosi", perché chi crede in Dio sa che opera anche in modi che non conosciamo; "gioiosi", anche se gioia è una parola che va poco di moda, noi siamo quelli che portano una notizia sorprendente; capaci di vivere la vita con il ritmo della celebrazione, che dà valore al tempo: perché c'è il giorno del lavoro e c'è il giorno della festa; impegnati a pensare con spirito critico, consapevoli che il pensare è un'ascesi; forti spiritualmente, per poter resistere all'opinione comune, consapevoli del rischio dell'impopolarità e dell'isolamento; "chiamati", perché siamo vivi in quanto rispondiamo ad una chiamata: non si vive perché si è capaci di farlo, ma perché si risponde a una chiamata».

In Campania, attualmente, sono 13 le diocesi con delegato. 






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