Mercoledì 3 aprile, prenderanno il via i festeggiamenti per Santa Maria a Castello alla quale è intitolato il santuario di Somma Vesuviana che richiama devoti da tutto il territorio circostante.
Santa Maria a Castello: una festa che coinvolge tutta Somma Vesuviana
Si tratta di una festa che coinvolge tutta la comunità cittadina sommese che, per un intero mese, è richiamata al monte del santuario per affidare il futuro personale e cittadino alla Vergine venerata.
«A Castello, la nostra Città di Somma Vesuviana ritrova la sua identità e riscopre sempre quel tesoro prezioso nella tradizione che è il pilastro del nostro vivere quotidiano. A Castello siamo chiamati a salire per ricordare a noi stessi quanto prezioso e arduo è il compito affidatoci dalla storia: tramandare l'amore per la nostra terra; curare il creato e averne rispetto; nutrire la fede in Cristo attraverso la devozione a Maria sua e nostra Madre Amici cari, salite a Castello per venerare Maria», sottolinea il rettore don Francesco Feola.
L'omaggio alla Vergine con fuochi, tammurriate e addobbi floreali
Ad essere venerata è un'antica e miracolosa statua della Madonna con Bambino che nel sabato dopo Pasqua del 1650 fu ricollocata nella sua antica dimora. I festeggiamenti si articolano in canti popolari, tammurriate, lauti banchetti e fuochi pirotecnici, tutti elementi che rimandano ad un sostrato precristiano della festa valorizzato e risignificato dalla fede nel Risorto e giunto fino ai tempi odierni.
Il via del lungo mese mariano è previsto per mercoledì 3 aprile, alle 21:00: i fedeli, raggruppati in 'paranze' salgono ai piedi della Madonna per pregare e onorarla di un fiore. Dopo un iniziale momento di preghiera si terrà la Cerimonia dell'alza bandiera e la Consegna della tammorra con conseguente spettacolo piro musicale a cura della premiata ditta "Lieto Carmine" di Visciano.
Il 6 aprile è poi il giorno del "Sabato dei fuochi": Sante Messe in Santuario sono previste per l'intera giornata, a scandire il susseguirsi di balli e banchetti, culminante con l'accensione dei falò, allestiti il giorno prima.
Il Sabato dei fuochi è anche il giorno della "pertica". Tagliato un giovane alberello di castagno e liberato da tutte le fronde, esso viene addobbato con fiori e rami di ginestra, fiocchi di carta colorati e l'immagine della Madonna di Castello, e offerto, dagli uomini che l'hanno preparato, alla Vergine o alla propria donna. Nel 2019 la pertica è stata inserita nell'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano.
Danze, pertiche e fuochi pirotecnici si ripeteranno venerdì 3 maggio, detto "della Croce" perché si sale su punto più alto del monte dove è collocata una grande croce.
Tutte le parrocchie di Somma Vesuviana si ritroveranno poi al Santuario di Santa Maria a Castello, il prossimo 31 maggio, per chiudere il mese mariano con la Celebrazione eucaristica delle 19.30, presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino.