Oggi, giovedì 5 settembre, avrà inizio il triduo di preparazione ai festeggiamenti in onore di san Vitaliano, patrono dell'omonimo comune in provincia di Napoli. La festa, ha ricordato infatti il parroco don Francesco Stanzione, nel messaggio di presentazione del ricco programma, «è soprattutto preghiera», invitando i fedeli ad essere presenti ai momenti religiosi che culmineranno nella Celebrazione eucaristica alle 11:00 dell'8 settembre, presieduta da monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana.
Festa grande scandita dal suono delle campane
Da domani a domenica, alle 8:30, le campane di tutte le chiese del paese suoneranno a festa per rendere grazie per una ricorenza che quest'anno è ancora più attesa, abbinandosi al centocinquantesimo anniversario della costruzione del campanile «simbolo della nostra comunità e punto di riferimento identitario e valoriale, che ha conservato inalterato il suo splendore. Ecco, allora, che la festa patronale può essere occasione per mettere da parte l'individualismo, ritrovarsi e riconoscersi come comunità che condivide gioie, fatiche e speranze», ha scritto ancora don Francesco Stanzione.
Il programma della tre giorni, conosciuta come «Settembre col santo patrono», è ricco di proposte per i ragazzi, i giovani e le famiglie: lo sport, l'animazione degli artisti di strada, il jazz e lo street food. Ma, soprattutto, questa edizione sarà un tuffo nella tradizione, sottolinea il parroco Stanzione nel messaggio, perchè si aprirà nel segno della muscia classica che per decenni è stata la cifra della festa: ospite la Grande Orchestra di Fiati "G. Ligonzo" Città di Conversano, diretta dal maestro Angelo Schirinzi.
La processione e l'affidamento al santo vescovo Vitaliano
Il busto di san Vitaliano, vescovo e confessore di Cristo, sarà portato in processione domenica 8 settembre, alle 18:30, dopo la Celebrazione eucaristica presieduta da don Francesco Stanzione. All'amato santo patrono, i sanvitalianesi sono pronti ad affidare i propri cuori e a chiedere coraggio per la sequela di Cristo recitando la tradizionale preghiera: «O fedelissimo discepolo di Gesù Cristo, Padre nostro san Vitaliano, Voi, nella scuola della mansuetudine, sapeste così bene imitare l'esemplare di essa che sopportaste con animo tranquillo e con volto di paradiso i disprezzi, le calunnie e le persecuzioni dei vostri nemici. Otteneteci da Dio, con la Vostra potente intercessione, un tale spirito di dolcezza nelle contrarietà della vita, da poter meritare quella terra di pace, che è promessa ai mansueti di cuore nell'altra vita. Amen».