Edicole votive: una tavola rotonda presso il Santuario della Madonna dell'Arco

Al centro della tavola rotonda, in programma oggi 8 novembre, la singolare espressione della religiosità popolare e l'impegno del padre domenicano Gregorio Rocco per la sua diffusione

Il Centro studi sulla religiosità popolare istituito presso il Santuario della Madonna dell’Arco organizza una tavola rotonda dal titolo "Napoli, la fede popolare e padre Gregorio Rocco", prevista per oggi, sabato 8 novembre alle 17:30, presso la Sala conferenze del Laboratorio Culturale nel plesso del Pellegrino.

Una tavola rotonda sulla religiosità popolare

Il tema della tavola rotonda è stato suggerito dalla pubblicazione, a cura di Nicola Palma, "Le edicole votive di Napoli tra storia, fede e tradizione popolare". I lavori saranno introdotti dal saluto di padre Gianpaolo Pagano, priore e rettore del Santuario della Madonna dell’Arco, mentre la moderazione è affidata al professore Arturo Formola. Oltre all’autore del libro interverranno padre Gerardo Imbriano, priore erettore della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli e don Carlo De Rosa, assistente ecclesiastico delle Unioni cattoliche operaie dell’Arcidiocesi di Napoli.

Il confronto illuminerà alcuni aspetti della religiosità popolare che nel tempo, a Napoli, si è espressa con la dedicazione di numerose edicole votive ma anche nell’operato di santi uomini e religiosi, come padre Gregorio Rocco, figure che in modi creativi hanno operato per il bene delle anime.

Padre Gregorio Maria Rocco: un frate domenicano accanto al popolo

L'autore del libro "Le edicole votive di Napoli tra storia, fede e tradizione poolare", Nicola Palma, ha conseguito la Licenza in Scienze religiose presso l’Istituto di Scienze religiose Interdiocesano “SS. Apostoli Pietro e Paolo” di Capua, dedicandosi all’analisi del fenomeno della religiosità popolare, con particolare attenzione al contesto partenopeo, dove il la fede popolare assume forme e significati peculiari.  Nella sua opera, Palma, analizza la religiosità popolare esplorandone non solo le espressioni storiche ed artistiche, ma trattando anche la prospettiva sociologica che aiuta a comprendere i motivi del persistere di alcune forme di religiosità nella società contemporanea e ne evidenzia la valenza come strumento di una nuova evangelizzazione.

Per questo la tavola rotonda promossa dai padri domenicani di Madonna dell'Arco è dedicata all’ideatore del Real Albergo dei poveri, anche promotore della realizzazione di tante edicole votive capaci di illuminare la notte dei vicoli e dei quartieri poveri di Napoli: padre Gregorio Maria Rocco (Napoli 1700-1784), frate domenicano descritto dalle cronache del tempo come "uomo del popolo presso la Corte e uomo della Corte presso il popolo”.

Padre Gregorio fu un uomo di Chiesa a servizio degli ultimi, capace di contrastare con la sua azione culturale, pastorale e devozionale ogni forma di povertà, materiale e spirituale. La sua storia, arricchita anche di connotazioni originali, è stata raccontata più volte in lavori letterari. Basta qui ricordare che padre Rocco, per evita­re che ladri o delinquenti si des­sero alla malavita, aveva ideato per ogni crocevia o angolo stra­dale una edicola, dove una lampada accesa, nelle ore buie delle giornate, indicava la presenza materna della Madonna su Napoli e i suoi abitanti.




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