Padre Arturo D'Onofrio: Visciano pronta a celebrare i venti anni del dies natalis

Oggi, lunedì 3 novembre alle 18:00, presso il Santuario Maria Santissima del Carpinello in Visciano, la Santa Messa presieduta dal vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, darà il via all'anno celebrativo.

L'anno prossimo saranno vent'anni dalla morte del Servo di Dio, padre Arturo D’Onofrio. Per l'occasione, oggi 3 novembre, alle 18:00, presso il Santuario Maria Santissima del Carpinello in Visciano, è in programma una Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello. La Santa Messa dà il via ad un percorso annuale di appuntamenti per ricordare e celebrare il fondatore della Congregazione delle Piccole Apostole della Redenzione.

Vent'anni dalla morte di padre Arturo D'Onofrio

Nella mattinata la corale dei bambini della Scuola primaria del Villaggio del Fanciullo e degli alunni dell’Istituto Comprensivo Padre Arturo D’Onofrio annuncerà con la musica l'inizio dell'anno celebrativo. Sarà un anno caratterizzato da percorsi culturali in ordine alla formazione pedagogica, sociologica, teologica, missionaria, mistica. Un percorso che intende far conoscere in profondità il sacerdote missionario, un uomo rivoluzionario per i suoi tempi e maestro impareggiabile per il mondo contemporaneo.

«I Missionari della Divina Redenzione come le Piccole Apostole della Redenzione, fondati da padre Arturo D'Onofrio, insieme alle Istituzioni civili, religiose e laiche sosterranno questo ventennale con vivo entusiasmo e vibrante partecipazione. Un ventennale che intende lasciare una traccia nella solidarietà samaritana con la collaborazione di tanti», sottolienano i promotori delle celebrazioni.

Il sogno di essere prete fin da bambino e l'attenzione ai più piccoli

Arturo D’Onofrio nasce a Visciano (Na), l’8 agosto 1914, da Luigi e Chiara Fusco. Quinto di sei figli, fin da piccolo manifesta una forte sensibilità religiosa, una particolare devozione per l’Eucaristia e per la Vergine Consolatrice del Carpinello, esprimendo precocemente il desiderio di diventare sacerdote. Entra nel Seminario vescovile di Nola nel 1926 che lascia, nel 1932, per entrare nel Pontificio istituto missione estere (Pime) dove però, per motivi di salute, non può continuare il suo percorso. Così, nel 1937, viene subito accolto da monsignor Egisto Domenico Melchiori, già vescovo di Nola, nella diocesi di Tortona, dove completa i suoi studi teologici. In questo periodo conosce san Luigi Orione e ha come confessore san Giovanni Calabria, entrambi fonte di ispirazione per la fondazione della sua Opera. Il 12 marzo 1938 è ordinato sacerdote a Tortona.

Nell’agosto del 1943 dopo aver confidato al suo vescovo di voler fondare un’Opera per i ragazzi poveri e abbandonati del Meridione, don Arturo ottiene il permesso di recarsi nel paese natale per qualche mese. Gli eventi della seconda guerra mondiale, però, gli impediscono di ritornare a Tortona. E proprio nel giorno della Vigilia di Natale del 1943, ai giovani dell’Azione Cattolica che lo attendevano nella casa paterna per gli auguri, si presenta con un bambino di Casamarciano (Vincenzo Nappi) dicendo: «Ecco il mio primo uccellino che allieterà con il suo cinguettio la mia casa»: aveva così inizio la Piccola Opera della Redenzione. Nascono in questi anni gli orfanotrofi di Visciano e Torre Annunziata. Qui, nel 1945, don Arturo incontra, i coniugi Angelo Maresca e Anna Vitiello, che da subito diventano suoi sotenitori e collaboratori nella cura degli orfanelli.

Divenuta vedova, Anna Vitiello si consacra a Dio, dando vita, l’11 febbraio 1948, con padre Arturo D'Onofrio, allaCongregazione delle Piccole Apostole della Redenzione, riconosciuta poi da papa Paolo VI nel 1978. Un mese dopo, inizia la costruzione del primo Villaggio del Fanciullo, sul terreno donato dal vescovo di Nola, monsignor Michele Camerlengo, a Visciano. Don Arturo organizza un “pellegrinaggio delle pietre”: migliaia di persone portano a piedi da Schiava (frazione del comune di Casamarciano) le pietre per la costruzione. Un ‘miracolo’ che si ripete ogni volta che don Arturo costruisce una nuova opera a Visciano. Ma lo zelo per il Vangelo non impegna don Arturo solo nella cura dei poveri: per la diffusione della buona stampa fonda, nel 1947, la rivista “Redenzione” e, nel 1952, presso l’Istituto professionale per Arti e Mestieri “Anselmi”, nato sempre per sua iniziativa, la Libreria editrice redenzione (Ler).

Don Arturo - ormai per tutti padre Arturo - per i dieci anni dell’Opera, dà origine al primo seminario ‘Vocazionario’per giovani desiderosi di divenire sacerdoti e dedicarsi all’educazione dei bambini: nasce così la Congregazione religiosa dei Missionari della Divina Redenzione che sarà riconosciuta da papa Giovanni Paolo II il 19 marzo 1992. Intanto l’Opera si diffonde all’estero, raggiungendo negli anni la Colombia, il Guatemala, l’El Salvador, il Messico e l’India. Padre Arturo viaggia visitando questi territori e continua a farsi costruttore per Dio - nel 1971 inaugura un nuovo Santuario poi elevato a Basilica Pontificia - e a escogitare nuovi modi di evangelizzazione - nel 1976 inaugura una delle prime radio trasmittenti cattoliche della zona, “Radio Carpine Visciano”. Instancabile, fino alla fine: il 3 novembre 2006, a 92 anni, dopo una lunga malattia, muore nella sua Visciano.




Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito o gli strumenti di terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
design komunica.it | cms korallo.it.