Da Palma Campania lettere ai bambini nei luoghi di guerra

Lo scorso 10 dicembre presso la parrocchia Mater Dei si è tenuta la serata di premiazione del concorso di scrittura dedicato ai più piccoli che si sono cimentati nella scrittura di testi destinati a un amico lontano che vive in terre in guerra

La parrocchia Mater Dei e Viva associazione culturale di Palma Campania hanno organizzato e promosso la quinta edizione del concorso di scrittura per bambini "Caro amico ti scrivo...Lettera ad un bambini nei luoghi di guerra". La prima edizione si è tenuta nel 2019 su proposta del parroco don Tommaso Ferraro: l'invito è a scrivere lettere non indirizzate a Babbo Natale. Quest'anno hanno risposto in tanti, sono arrivate quasi 100 letterine, alcune in inglese.

"Caro amico ti scrivo..."

L'iniziativa ha coinvolto tutti i bambini e le bambine tra i 6 e gli 11 anni, con l'invito a compiere un gesto di profonda solidarietà. L'obiettivo è stato di stimolare l'espressione di un pensiero, di un augurio, di un desiderio destinati a un bambino che vive nelle zone colpite dalla guerra. ​Questo progetto non è stato solo un esercizio di scrittura, ma un'opportunità per i più piccoli di riflettere sul tema della pace e di veicolare messaggi di speranza e vicinanza, superando le barriere geografiche. Inoltre, i testi sono stati ulteriormente arricchiti da disegni e decorazioni per rendere il messaggio ancora più personale e caloroso.

​I bambini avevano due modalità per inviare i loro lavori: con consegna fisica, inserendo la letterina in una busta chiusa e imbucandola nell'apposita cassetta postale collocata presso la chiesa parrocchiale durante la serata di premiazione, oppure con invio telematico inviando il testo (e le eventuali immagini) tramite posta elettronica all'indirizzo dell’associazione.

​La serata di premiazione

Il concorso ha avuto il suo culmine con la serata di premiazione, un momento celebrativo dedicato ai giovani scrittori e ai loro messaggi di speranza. Incoraggianti sono state le risposte così come il coinvolgimento e la partecipazione anche dei genitori e degli educatori che hanno sostenuto questa lodevole iniziativa, permettendo ai bambini di utilizzare la scrittura come strumento di empatia e di costruttore di pace.

«Quasi cento bambini, accompagnati da genitori, nonni e maestre, hanno inondato la parrocchia con le loro letterine. Su invito dell'associazione Viva, i nostri piccoli si sono rivolti a bambine e bambini vittime di guerra. Hanno immaginato i loro nomi, la loro difficile quotidianità. Meglio di quanto facciano gli adulti, la semplicità e il candore dei partecipanti hanno portato al cuore di Gesù la a tenerezza, la compassione, la solidarietà. Tre finalisti e tante menzioni speciali: pensieri commoventi, regali speciali. In questa casa di pace,  abbiamo seminato speranza e amore», ha spiegato don Tommaso Ferraro.




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