Il Mieac Campania pronto a vivere un nuovo anno associativo

Con un'intensa giornata di meditazione e confronto, il Movimento di impegno educativo di Azione cattolica della regione ha fatto un bilancio del cammino fatto e fissato le prossime tappe del cammino

Presso il suggestivo Santuario del Getsemani di Capaccio-Paestum, lo scorso 29 novembre, si è svolto l’incontro regionale del Movimento di impegno educativo di Azione cattolica. Un appuntamento intenso e partecipato, presieduto dall’assistente nazionale, don Luigi Vitale, e dalla delegata regionale Carmen Prevete. Presenti i gruppi delle diocesi di Nola, Vallo della Lucania, Salerno e Pozzuoli.

L’incontro è nato dal desiderio di conoscersi, condividere esperienze e intrecciare relazioni tra le diverse realtà territoriali, ma anche per avviare un confronto concreto sul cammino triennale del Movimento (2024/2027). La programmazione, infatti, si articola in tre grandi ambiti: ripensare comunità, economia e politica; educarsi alla prossimità; riflettere su nuove tecnologie ed ecologia integrale.

L'educazione come atto di cura

Il cuore della mattinata è stato dedicato al tema della prossimità, con l’intervento della dirigente scolastica dell’IC “Mameli” di Nola, professoressa Concetta De Crescenzo. La relazione ha proposto un interessante excursus che, partendo dal magistero di papa Francesco, è giunto a papa Leone XIV, soffermandosi sul Patto Educativo Globale e sul Giubileo del Mondo Educativo celebrato a Roma il 31 novembre 2025. In entrambi i Pontefici emerge con forza la centralità della persona, della comunità e delle relazioni: educare non significa solo trasmettere saperi, ma prendersi cura dell’essere umano nella sua interezza.
Se Papa Francesco ha fondato la sua visione educativa sul principio “chi ama educa”, papa Leone XIV ha ampliato tale orizzonte indicando quattro pilastri fondamentali: interiorità, unità, amore e gioia. L’educazione diventa così un atto comunitario, un incontro profondo tra persone, capace di generare sorrisi e speranza. In questo dialogo tra tradizione e modernità, parole come fede, persona e comunità si intrecciano con le sfide della globalizzazione digitale e del pluralismo culturale, facendo dell’educazione un vero laboratorio di umanizzazione.

Chi educa si fa prossimo, si forma e sceglie l'umiltà

Don Luigi Vitale, riportando anche il saluto del presidente nazionale Giovanni Milazzo, ha richiamato alcune parole chiave: prossimità, formazione continua e umiltà. La prossimità nasce dal Dio che si è fatto vicino ai piccoli, in Gesù maestro ed educatore; la formazione richiede disponibilità a mettersi sempre in cammino; l’umiltà diventa stile credibile dell’educatore cristiano.
La delegata regionale Carmen Prevete ha offerto una lettura storica dei 35 anni di vita del Mieac, sottolineando come solo guardando al cammino compiuto sia possibile aprirsi a nuovi entusiasmi e progettualità. L’educatore è stato paragonato a un artigiano che modella con pazienza e sapienza la propria opera, sostenuto dalla comunità. In un mondo complesso, simile a un labirinto, si può trovare la via d’uscita solo “dall’alto”, con l’aiuto di Dio.

Verso l'incontro nazionale in primavera

Tra gli impegni per l’anno in corso emergono lo studio dei mutamenti sociali, l’educazione alla mondialità, alla pace e allo sviluppo, nonché l’attenzione all’uso consapevole delle nuove tecnologie. Temi come consumo responsabile, cura della terra, solidarietà e compassione saranno piste di lavoro per il futuro. Particolarmente toccante la testimonianza di Gaetano Pugliese, già presidente nazionale, che ha ricordato la nascita del Movimento e il passaggio dal Movimento Maestri al Mieac.

Nel pomeriggio, il momento di preghiera guidato da don Luigi Vitale ha introdotto tutti nella spiritualità dell’Avvento, tempo di attesa e di speranza. La giornata si è conclusa con la consapevolezza di aver ricevuto nuovi stimoli e nuovi orizzonti da portare nelle rispettive comunità, dandosi appuntamento al prossimo incontro regionale di primavera, alla presenza del presidente Giovanni Milazzo.





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