Dieci i protagonisti della XII edizione del Premio Terre di Campania, che si svolgerà doamni 12 dicembre alle 18, nell’Aula Capitolare del Santuario della Madonna dell’Arco. In un anno in cui si è parlato e ancora si parla di Pace, senza purtroppo vederla realizzata, l’associazione Terre di Campania APS, fondatrice del Premio, dedica quest’ultimo a chi, col suo impegno quotidiano, diventa testimone concreto di Pace nella quotidianità.
Tra i premiati la Custodia di Terra Santa e Paolo Siani
Diversi i settori in cui operano i premiati. L’impegno sociale è rappresentato dalla Custodia di Terra Santa, una fraternità internazionale dell’Ordine dei Frati Minori che custodisce i luoghi della redenzione, tanto martoriati da conflitti lunghissimi, attraverso un dialogo continuo con i popoli e valide azioni di sostegno. La cultura, primo ed indispensabile strumento di Pace, è rappresentata dal Consorzio Neapolis, antesignano, negli anni 80/90, della valorizzazione e promozione dei giacimenti culturali di Pompei e dell’Area Vesuviana, dalla scrittrice Patrizia Rinaldi, dal maestro Antonio La Cava, che ha ricevuto il Premio "Il Sud che vince"per la sua infaticabile opera di diffusione della lettura. Particolare attenzione è stata dedicata alla cultura teatrale e dello spettacolo, nell’anno in cui si è celebrato il centenario di Eduardo Scarpetta, testimone eccellente dell’arte del sorriso. Gianfranco Gallo, Antonella Morea, Luca Rossi sono gli artisti premiati, mentre Giuseppina Scognamiglio, docente di letteratura teatrale, rappresenta l’importanza della trasmissione culturale. La ricerca oncologica, fondamentale per una società più equa, sottolinea la sua importanza con la giovane oncologa e ricercatrice Martina Pagliuca, mentre la legalità, testimoniata, vissuta e raccontata, è protagonista attraverso Vincenzo Sbrizzi, giornalista, e Paolo Siani, testimone di legalità attraverso la Fondazione Siani.
La Commissione che ha assegnato il premio è composta da Carlo Avvisati, giornalista e scrittore, Aldo Bova, presidente nazionale Forum Associazioni sociosanitarie, Antonio De Simone, archeologo, Carla Di Somma, ricercatrice universitaria, Antonio Falcone, presidente nazionale Amci-Nola, padre Gianpaolo Pagano, priore Santuario Madonna dell'Arco e Paese Mio Bello, musicisti che coltivano e trasmettono voci e suoni della tradizione napoletana e non solo.
Anche per l’edizione 2025, Giuseppe Ottaiano, socio fondatore di Terre di Campania e direttore artistico del Premio, ha voluto personalmente preparare il riconoscimento attribuito agli ospiti con un dono simbolico, capace di racchiudere in sé l’anima del progetto e il senso del viaggio che la cultura continua a compiere. L’artista Cristina Cianci ha contribuito alla realizzazione. Nell’opera, che sarà svelata durante la cerimonia di premiazione, convivono i simboli del viaggio e della speranza, della luce e della conoscenza, del radicamento e del futuro: un dialogo visivo che invita a muoversi, a incontrarsi, a costruire ponti di pace attraverso la cultura.
Il Premio Terre di Campania è patrocinato da Città Metropolitana di Napoli, Comune di Sant’Anastasia, Università degli Studi di Napoli Federico II. È condiviso con il Laboratorio Culturale Campania Bellezza del Creato e con il Santuario Madonna dell’Arco, nella persona del Priore Padre Gianpaolo Pagano, col Museo multimediale delle Acque Campane (MUMAC), con la Rete WAMU-NET UNESCO, con il Liceo Musicale Bruno Munari di Acerra.