Trent'anni di ordinazione per cinque diaconi della Chiesa di Nola

Angelo Crisci, Luigi Guadagni, Nicola La Gatta, Sabato Piccolo e Antonio Strocchia renderanno grazie al Signore con una Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Francesco Marino.

Sabato 17 maggio, presso la parrocchia San Sebastiano Martire di Brusciano, il vescovo della diocesi di Nola, Francesco Marino presiederà la Celebrazione eucaristica in occasione del 30° anniversario di ordinazione diaconale di Angelo Crisci, Luigi Guadagni, Nicola La Gatta, Sabato Piccolo e Antonio Strocchia.

La Santa Messa con il vescovo di Nola, Francesco Marino

La Santa Messa è in programma alle 17:00 e si uniscono in preghiera, oltre alla famiglie, anche i 26 i diaconi permanenti della diocesi di Nola. Dopo la pubblicazione del documento Cei, La restaurazione del diaconato permanente, per impulso dell'allora vescovo di Nola, monsignor Giuseppe Costanzo, accolse il diaconato permanente con l’ordinazione, il 16 maggio 1987, del primo diacono, Giovanni Reale, della parrocchia di San Giovanni Battista di Ottaviano.

A servizio del popolo di Dio con la diaconia della liturgia, della predicazione e della carità

La Chiesa cattolica, ricorda papa Paolo VI nel Motu Proprio Sacrum diaconatus - del 1967 - ebbe «in gran venerazione l'ordine sacro del diaconato, come ne fa fede lo stesso san Paolo il quale espressamente porge il suo saluto oltre che ai vescovi anche ai diaconi (Cf Fil 1,1) e a Timoteo insegna quali virtù e pregi si richiedono in essi perché siano ritenuti degni del loro ministero (Cf 1 Tm 3,8-13)».

Il documento di papa Montini giunse a specificare le reintroduzione del diaconato permanente dal Concilio Ecumenico Vaticano II con la Costituzione dogmatica Lumen Gentium (III, 29):  «In un grado inferiore della gerarchia stanno i diaconi, ai quali sono imposte le mani "non per il sacerdozio, ma per il servizio". Infatti, sostenuti dalla grazia sacramentale, nella "diaconia" della liturgia, della predicazione e della carità servono il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio. È ufficio del diacono, secondo le disposizioni della competente autorità, amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l'eucaristia, assistere e benedire il matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura. Essendo dedicati agli uffici di carità e di assistenza, i diaconi si ricordino del monito di S. Policarpo: "Essere misericordiosi, attivi, camminare secondo la verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti"», si legge nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa.

Il diaconato permanete può essere conferito a uomini celibi - di almeno 25 anni - con impegno al celibato perpetuo, e uomini sposati - di almeno 35 anni - previo consenso della sposa con la quale hanno condiviso, si legge nel documento La restaurazione del Diaconato permanente in Italia, pubblicata dalla Conferenza episcopale italiana nel 1971, «una durata ragionevole della vita matrimoniale che dimostri e assicuri la stabilità della vita familiare. La famiglia stessa del diacono - aggiungono i vescovi italiania -si impegnerà a collaborare al suo ministero e a dare una generosa testimonianza cristiana attraverso lo spirito religioso della sposa e la buona educazione dei figli». 







Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito o gli strumenti di terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
design komunica.it | cms korallo.it.