Tradizione, cultura, folklore e ruolo dell’informazione: un incontro a Nola

Giovedì 26 giugno, presso la sala consiliare Aldo Masullo del Comune di Nola, si terrà una tavola rotonda promossa dall'associazione Extra Moenia insieme all'Ordine dei giornalisti della Campania

Giovedì 26 giugno, dalle 15:30 alle 19:30, nell’ambito della formazione professionale per i giornalisti, si terrà un incontro su “Tradizione, cultura e folklore: il ruolo dell’informazione” presso la sala consiliare Aldo Masullo del Comune di Nola.

“Tradizione, cultura e folklore: il ruolo dell’informazione”

A promuovere il corso di formazione è l'associazione culturale Extra Moenia insieme all'Ordine dei giornalisti della Campania. I saluti iniziali sono affidati al presidente dell'Odg della Campania, Ottavio Lucarelli, al sindaco di Nola, Andrea Ruggiero e al presidente della Commissione cultura dell'Odg della Campania, Francesco Bellofatto. I relatori saranno Felice Ceparano della Commissione Cultura Odg della Campania, Francesco D’Uva, Curatore del dossier della Rete delle Grandi Macchine a Spalla e Alessandro Giardini della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco. Poi, sono previsti gli interventi delle giornaliste Gabriella Bellini e Autilia Napolitano. Modera Simona Buonaura

Il corso permette di ottenere 4 crediti formativi. Per le iscrizioni https://formazionegiornalisti.it. A seguire è in programma una visita ai Gigli a cura del Museo etnomusicale “I Gigli di Nola”.

Il Museo "I Gigli di Nola"

Il Museo etnomusicale "I Gigli di Nola" viene istituito il 2 maggio del 2000 dall’associazione culturale Extra Moenia. L’idea è quella di far dono alla città di Nola di un centro che possa mettere a disposizione di quanti, nolani e non, studiosi e semplici appassionati, vogliano avvicinarsi al mondo della Festa dei Gigli a partire dal suo elemento più “impalpabile” ma essenziale: la musica.

«È proprio la musica, infatti, ad accompagnare la inconfondibile “danza” dei Gigli per il centro storico della città, a scandire le tappe principali del calendario della consegna e nascita dei Gigli, di anno in anno, da una famiglia ad un’altra, a risuonare continuamente, anche nei momenti più impensati della vita della città, dalla suoneria di un cellulare alle prove di una banda. Il Museo ha voluto, dunque, raccogliere l’immenso patrimonio musicale della Festa, costituito da dischi, audiocassette, cd, spartiti, ma pure l’altrettanto vasto patrimonio visivo, foto e filmati, oltre che la, oramai, significativa bibliografia», si legge infatti su www.cultura.regione.campania.it




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