A Terzigno due parrocchie invase dalla gioia dei ragazzi

Tra il mese di giugno e luglio, le comunità Sant'Antonio da Padova e Immacolata Concezione hanno proposto esperienze estive arricchenti con diverse attività e momenti di preghiera

I bambini e i ragazzi della città di Terzigno hanno vissuto settimane ricche di condivisione fraterna grazie ai volontari di due comunità: Sant'Antonio da Padova e Immacolata Concezione. La risposta è stata eccellente grazie alle programmazioni e idee originali che hanno reso, anche nel periodo estivo, la parrocchia un luogo tutto da vivere.

Una testimonianza di amore gratuito, di fraternità e di speranza

Presso la parrocchia Sant’Antonio da Padova, guidata da don Gianluca Di Luggo, dal 16 giugno al 18 luglio, sono stati proposti percorsi di formazione, laboratori, giochi e giornate in piscina per i bambini dai 5 ai 14 anni. «Il campo estivo nasce all’interno della parrocchia, come espressione concreta di una comunità che desidera essere madre e maestra per i più piccoli. Da quando è arrivato don Gianluca Di Luggo, il nostro parroco, abbiamo trovato una guida che sa ascoltare e valorizzare i carismi dei giovani, accogliendo con fiducia le proposte che emergono dal basso e incoraggiandoci a sognare in grande, con il cuore rivolto a Dio», ha dichiarato il 25enne volontario dell’Oratorio parrocchiale, Mario Pisacane.

«Il campo estivo è stato, ancora una volta, una vera esperienza di grazia - ha continuato nel suo racconto Pisacane -. Ogni anno, nei mesi che lo precedono, oltre ai nostri consueti incontri formativi, ci incontriamo settimanalmente per prepararci: preghiamo, ci formiamo, ci confrontiamo. E ogni volta ci troviamo a fare i conti con la nostra poca fede. Pensiamo che i giovani siano ormai lontani dalla Chiesa, che sia difficile coinvolgerli, che forse non risponderanno all’invito. Ma poi il Signore ci sorprende. Quest’anno sono stati 70 i giovani che hanno detto “eccomi”, scegliendo di mettersi a servizio come animatori. È un piccolo miracolo, che ci dice quanto il Vangelo sia ancora capace di parlare al cuore delle nuove generazioni, quando trova mani e cuori disposti ad annunciarlo. Durante le settimane di campo abbiamo accolto circa 100 bambini, offrendo loro non solo momenti di gioco e allegria, ma soprattutto una testimonianza di amore gratuito, di fraternità e di speranza». 

Il campo estivo della parrocchia Sant'Antonio da Padova è il prolungamento del percorso che si tiene durante l'anno pastorale come ha sottolienato Pisacane: «La proposta è stata importante non solo per i bambini, ma per tutta la comunità. Il gruppo giovani animatori, infatti, non si esaurisce nell’estate: è una realtà viva tutto l’anno. Portiamo avanti percorsi di formazione e progetti educativi, collaborando con gli altri gruppi parrocchiali e condividendo la responsabilità di edificare, giorno dopo giorno, una Chiesa che sia davvero “in uscita”, come ci ha chiesto Papa Francesco e continua a chiederci Papa Leone XIV. Siamo consapevoli che non bastano le forze umane. Ma confidiamo nello Spirito Santo, che continua a operare in mezzo a noi, spesso nel silenzio, e che trasforma le nostre fatiche in segni di Risurrezione».

Il campo estivo come espressione della comunità

Invece, dal 23 giungo all’11 luglio, si è svolto il campo estivo presso la parrocchia Immacolata Concezione, guidata da don Antonio Fasulo, sul tema “Adesso e non domani varchiamo le porte della parrocchia”.

Quello che è stato denominato "Ter-Grest" è stato organizzato dagli animatori della parrocchia. «Alla base di questa iniziativa c'è una comunità educante dove sacerdoti, catechisti, animatori, insegnanti e giovani leader offrono tempo, energie e competenze per creare un ambiente sicuro e stimolante. l’obbiettivo è stato quello di proporre un'esperienza ricca di attività ludiche, ricreative e spirituali, favorendo la crescita integrale dei piccoli partecipanti», ha spiegato l'animatrice Fortuna Rosa.

L'esperienza è stata espressione di tanti valori ma soprattutto ha smosso e coinvolto l'intera comunità come ha evidenziato Rosa: «Il campo estivo ha rappresentato un valore aggiunto per la comunità favorendo l'inclusione, l'integrazione di bambini e di ragazzi provenienti da contesti diversi, rafforzando il senso di appartenenza e stimolando la solidarietà. Coinvolgendo famiglie, volontari e collaboratori della parrocchia si è creata una rete di relazioni positive e uno spazio di educazione non formale che integra parrocchia e famiglia. Inoltre, si è cercato di trasmettere messaggi importanti come la cura reciproca, il rispetto dell’ambiente, l’accoglienza delle diversità. Per alcuni animatori è stata la prima esperienza di responsabilità educativa, che li aiuta crescere come cittadini consapevoli e solidali». 

 

 

 




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