Si è aperta ieri la 75ª Settimana liturgica nazionale, organizzata dal Centro di azione liturgica (Cal), con l’arcidiocesi di Napoli, e dedicata al tema «“Tu sei la nostra speranza”. Liturgia: dalla contemplazione all’azione».
La celebrazione dei Primi Vespri ha dato il via all'iniziativa che, per la prima volta, si tiene nel Capoluogo campano. Per l'occasione sono stati esposti in via del tutto eccezionale nella Cattedrale il busto e l’ampolla con il Sangue di San Gennaro. Alle ore 17.50 è stato dato l’annuncio dell’avvenuta liquefazione del Sangue del Patrono di Napoli.
«Si, la Liturgia, è il grembo in cui si genera la fede, la mensa su cui si nutre la carità, la casa dove abita la speranza. Una speranza che non si compra, non si fabbrica, ma si riceve come dono, come respiro, come promessa fedele. E questa speranza ha un volto. Ha il volto del Crocifisso Risorto. E ha anche il volto di chi, come San Gennaro, ha testimoniato fino alla fine che l’amore è più forte della violenza, che la mitezza è più ostinata del potere, che il sangue versato in nome di Cristo è seme e non la fine. Napoli lo sa. Napoli lo porta nel cuore, nel grembo, nel petto. Perché il sangue del suo vescovo non è solo reliquia, ma parola che continua a parlare, che continua a scuotere, che chiede ancora oggi: “Per chi dai la vita? Per cosa sei disposto a sanguinare?”», ha detto il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, durante l'omelia.
Il cardinale Parolin: «Cristo è la speranza incarnata del Padre»
A dare il via ai lavori della 75ª Settimana Liturgica Nazionale dedicata al tema “Cristo è la nostra speranza incarnata”, è stato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. Nella sua prolusione, il porporato ha sviluppato il tema “In te abbiamo sperato. Tu sei la nostra speranza”, tratto dall’inno Te Deum, sottolineando come Gesù Cristo non sia semplicemente “datore di speranza”, ma “è la speranza incarnata del Padre”.
Parolin ha posto l’accento sulla dimensione “simbolica” della liturgia, che deve “collegare” contemplazione e azione, vita spirituale e impegno concreto. «Non può esistere schizofrenia tra il fare nella liturgia e il fare nella vita», ha affermato.
Ha quindi parlato di Liturgia inclusiva e ospitalite capace di stupire; della preghiera dei migranti che si affidano a Dio con speranza; ha ricordato Gaza dove la casa di preghiera è «diventa la dimora e il rifugio del popolo di Dio e di qualsiasi persona perseguitato e oppresso, segno di sicura speranza». La conclusione ha richiamato l’immagine dantesca, ribaltandola: se Dante pone all’ingresso dell’Inferno “Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate”, per il cardinale Parolin ogni chiesa dovrebbe avere la scritta “Nutritevi della speranza, voi che entrate”.
La tappa a Cimitile con il vescovo Marino
I più di duecento iscritti all'evento, che terminerà gioved' 28 aogosto, avranno anche l’opportunità di scoprire il patrimonio religioso e artistico locale. La carovana farà tappa, questa sera, al Complesso Basilicale paleocristiano di Cimitile dove, dopo una visita, vivrà la vegliadi preghiera “Mia sola arte è la fede”, presiedutadal vescovo nolano, monsignor Francesco Marino. Un momento di preghiera sulle orme di San Paolino di Nola, patrono secondario della Campania.
L’appuntamento sarà disponibile anche in streaming sul canale YouTube dell’arcidiocesi di Napoli.
Gli interventi in programma
Le quattro giornate partenopee offriranno un percorso di riflessione con contributi di alto profilo teologico e pastorale.
Il Professor Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, con la relazione «Noi ti rendiamo il culto della vita. Per una Liturgia dell’esistenza», rifletterà su come la dimensione celebrativa possa permeare e trasformare la quotidianità dei fedeli. Monsignor Gaetano Castello, Vescovo Ausiliare di Napoli, svilupperà il rapporto tra contemplazione e azione con la relazione «Di una cosa sola c'è bisogno. Preghiera e azione: Il Vangelo celebrato», mentre Monsignor Francesco Savino,vescovo di Cassano all’Ionio e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, proporrà una riflessione sulla Chiesa in uscita: «Dalla tenda alla strada. Per una Chiesa eucaristica».
«L'uomo è un essere liturgico. Il rito forgia, forma e conforma il cristiano» è il titolo della relazione del professor Giovanni Zaccaria, vicerettore della Pontificia Università della Santa Croce, mentre un momento particolare sarà dedicato all’accoglienza e alla solidarietà con l’intervento di Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, con la relazione «L’assemblea accoglie la carne sofferente di Cristo», evidenziando la dimensione sociale della liturgia. La settimana si concluderà con la relazione di frate Goffredo Boselli della Comunità monastica della Madia su «Andate e annunciate il Vangelo del Signore. La Liturgia si fa vita», che sintetizzerà il cammino percorso verso una liturgia missionaria.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.75settimanaliturgica.it.