La terza Assemblea sinodale, tenutasi a Roma il 25 ottobre, ha approvato con 781 “placet” su 809 votanti il Documento di sintesidel Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, dal titolo “Lievito di pace e di speranza” (in allegato il dettaglio del voto).
I partecipanti tra Vescovi, delegati delle Diocesi e invitati, hanno votato il testo preparato sulla base degli emendamenti emersi nel corso della seconda Assemblea sinodale, attraverso un intenso lavoro della Presidenza CEI, del Comitato del Cammino sinodale, del Consiglio Permanente, degli Organismi della Cei (Commissioni episcopali, Uffici e servizi della Segreteria Generale) e delle Regioni ecclesiastiche.
«Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità», ha ricordato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nelle sue conclusioni. «La prossima Assemblea Generale della Cei – ha spiegato – avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante». Come stabilito dal Consiglio Permanente nella sessione autunnale di settembre, infatti, la Presidenza della Cei nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli Organi statutari, elaborerà, sulla base del Documento, priorità, delibere e note che saranno al centro dell’Assemblea Generale di novembre 2025.
Nel suo intervento introduttivo, monsignor Erio Castellucci, presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, ha voluto ripercorrere il cammino compiuto: «La nota della bellezza mi pare in grado di riassumere questi quattro anni. La bellezza, per i cristiani, non è solo armonia, ma è dono, impegno, sacrificio. Sono stati quattro anni belli, che ora possiamo vivere con gioia ed entusiasmo, come dice Papa Leone», ha affermato evidenziando che «il voto non è dato per spirito di partito o di corporazione, ma nella piena coscienza di essere membra di Cristo e, come tali di dare il proprio contributo all’edificazione dell’intero corpo».
Anche padre Sabino Chialà, priore di Bose, nella meditazione che ha aperto i lavori, ha sottolineato che «i passi, quando sono veri, trasformano». «Non si può camminare restando gli stessi. Perché, camminando, si incontrano volti nuovi, e con essi domande di senso e sfide inattese, e dunque s’impongono scelte. Scelte che non tradiscono ma approfondiscono il ‘deposito della fede’, che aiutano a comprendere meglio e a rimanere fedeli al Vangelo di Gesù Cristo».
Le preferenze sul Documento di sintesi sono state espresse in modalità elettronica, a scrutinio segreto: “favorevole” (placet) o “non favorevole” (non placet) sull’introduzione, sulla prima parte e sulle proposizioni in essa contenute (55), sulla seconda parte e sulle relative proposizioni (37), sulla terza parte e sulle sue proposizioni (32) e sull’intero Documento di sintesi.
«La discrepanza rispetto al numero dei votanti sulle varie parti del Documento è dovuta a motivi tecnici e al fatto che alcuni partecipanti all’Assemblea avevano già programmato il loro rientro in Diocesi prima della conclusione dei lavori per impegni già fissati», ha precisato monsignor Valentino Bulgarelli, segretario del Comitato Nazionale del Cammino sinodale.
Il convegno pastorale 2025
La missionarietà è al centro della seconda parte della Fase profetica del Cammino sinodale della Chiesa di Nola. Venerdì 12 settembre 2025, si è aperta infatti la due-giorni in cui è stato articolato il consueto Convegno pastorale diocesanodedicato quest’anno al tema “Missionari per portare Cristo nelle vene dell’umanità del nostro territorio”. A guidare i partecipanti nella riflessione la relazione dimonsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana. Il tema del Convegno ha preso spunto dal versetto di chiusura del Vangelo di Marco,“…allora essi partirono e predicarono dappertutto…” (Mc 16, 20), e dall’invito di papa Leone XIV ai vescovi italiani in occasione dell’incontro delloscorso 17 giugno.
Il vescovo Francesco Marino: «Portiamo il Vangelo lì dove l'umanità attende consolazione»
«Il nostro territorio ci chiede di avere il coraggio di annunciare il Vangelo, di accogliere la gioia della Resurrezione e portare la speranza di Cristo nei luoghi dove l’umanità attende consolazione. Siamo chiamati ad essere uomini e donne “eucaristici”, a portare la libertà del Vangelo lì dove c’è la schiavitù delle differenze economico-sociali: negli ospedali, a scuola, nei luoghi di lavoro, lungo le strade che quotidianamente percorriamo e anche nei luoghi ecclesiali che abitiamo, non possiamo non essere sentinelle della fraternità che viene dalla comune figliolanza in Cristo. L’impegno missionario delle comunità nolane nasce da Cristo e a lui ritorna, lui è la nostra bussola: è Cristo che alimenta le nostre scelte pastorali, il nostro cammino; è Cristo che doniamo a quanti bussano alle porte delle nostre parrocchie per ricevere la grazia dei sacramenti; è Cristo che ci spinge a chiedere e cercare la pace e la giustizia lì dove sono calpestate. È in Cristo che vogliamo essere missionari», ha sottolineato il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, esprimendo gratitudine al presidente della Conferenza episcopale campana per aver accolto l’invito della Chiesa di Nola.
La giornata di venerdì 12 settembre 2025, aperta a tutti, si è svolta presso la Cattedrale di Nola: alle 18:30, il vescovo Marino ha presieduto la Liturgia della Parola; alle 19:00, c'è stato l’intervento di monsignor Antonio Di Donna.La seconda giornata, sabato 13 settembre 2025,ha visto invece protagonisti i Consigli pastorali parrocchiali, la Consulta diocesana della Aggregazioni laicali, il Consiglio pastorale diocesano, l’Equipe per il Cammino sinodale e le Equipe degli Uffici diocesani impegnati in Tavoli di confronto a partire da alcune piste di riflessione offerte dal relatore.
Chiamati a raggiungere il cuore dell’umanità: l’immagine scelta per la locandina
Un cuore formato da un reticolo di vene che, allo stesso tempo, sembrano radici e fiamme, posto al centro di una luminosa croce. Questa è l’immagine costruita per il Convegno pastorale della diocesi di Nola, in programma il prossimo 12 e 13 settembre 2025, per racchiudere l’invito del Signore e il coraggio dei discepoli riportato dal Vangelo di Marco, l’invito di papa Leone a raggiungere, col Vangelo, il cuore dell’umanità.
I momenti di sinodalità dal 2021
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Comunione e corresponsabilità, per una spiritualità della partecipazione
Scheda per il Terzo incontro di formazione per i nuovi CPP
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